È mai possibile innamorarsi di un pezzo di carne?
Oggi ho scoperto di si. E mi è venuta in mente la sovracopertina di un libro in cui lo stesso veniva dedicato a tutti coloro che pensavano che il prosciutto non fosse solo la coscia di maiale imbalsamata.
Il mio racconto risale a qualche
mese fa quando, tornado dall'università sono entrato in macelleria ed ho
adocchiato il più bel pezzo di vitellone mai visto! Perfettamente tagliato,
affusolato al punto giusto e così succoso che veniva voglia di mangiarlo sul
momento.
Dopo una veloce litigata col macellaio che non voleva
mettermelo sotto vuoto e che pretendeva di dirmi come cucinarlo (da quando
adesso i macellai sanno anche cucinare!), finisce in congelatore (bada bene,
congelato rapidamente così da non rovinarlo!)
Ieri lo ho scongelato ed oggi è già stato cucinato. Metà è
diventato spezzatino alla genovese (e non vi dico che aroma!) e l'altra metà è
finito in forno con aglio, rosmarino e patate. Sto sbavando all'idea di
addentarlo. GNAM!
Davvero non capisco i vegetariani come facciano a volersi
così male e rinunciare ai piaceri della carne: per quanto sia eccezionale il
minestrone o il risotto agli asparagi dopo ci vuole sempre un bel polpettone o
dell'arrosto sopraffino per condurre il pranzo con dignità!
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