martedì 25 settembre 2012

Il piacere della carne (sbav!)


È mai possibile innamorarsi di un pezzo di carne?
Oggi ho scoperto di si. E mi è venuta in mente la sovracopertina di un libro in cui lo stesso veniva dedicato a tutti coloro che pensavano che il prosciutto non fosse solo la coscia di maiale imbalsamata.
Il mio racconto risale a qualche mese fa quando, tornado dall'università sono entrato in macelleria ed ho adocchiato il più bel pezzo di vitellone mai visto! Perfettamente tagliato, affusolato al punto giusto e così succoso che veniva voglia di mangiarlo sul momento.
Dopo una veloce litigata col macellaio che non voleva mettermelo sotto vuoto e che pretendeva di dirmi come cucinarlo (da quando adesso i macellai sanno anche cucinare!), finisce in congelatore (bada bene, congelato rapidamente così da non rovinarlo!)
Ieri lo ho scongelato ed oggi è già stato cucinato. Metà è diventato spezzatino alla genovese (e non vi dico che aroma!) e l'altra metà è finito in forno con aglio, rosmarino e patate. Sto sbavando all'idea di addentarlo. GNAM!

Davvero non capisco i vegetariani come facciano a volersi così male e rinunciare ai piaceri della carne: per quanto sia eccezionale il minestrone o il risotto agli asparagi dopo ci vuole sempre un bel polpettone o dell'arrosto sopraffino per condurre il pranzo con dignità!


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