giovedì 17 marzo 2011

Chiacchiericcio nucleare - parte 1

Quando accendiamo una lampadina, prendiamo in mano il cellulare per mandare un SMS, apriamo il rubinetto, ci siamo mai fermati veramente a riflettere che cos’è che ci permette di svolgere queste azioni così banali?
L’elettricità nella vita moderna è la madre di tutto.
Quel flusso di elettroni nel filamento della bellissima luce elettrica, l’eccitazione dei vapori di mercurio delle lampade a fluorescenza, le onde elettromagnetiche che si propagano nell’aria dall’antenna del cellulare e la batteria che conserva la carica della vostra vita sociale, le potenti pompe che mandano in pressione l’acqua dell’acquedotto per rendervi lindi per la serata con gli amici.
Tutto elettrico ebbene, rinuncereste anche solo al 10% di tutto questo?
Non credo!

Ho parlato del 10% perché è la quota di energia che giornalmente importiamo in Italia dall’estero e questa energia è quasi completamente di origine nucleare, o atomica se preferite, un nome che richiama il boom economico, i primi jet e le prodezze futuristiche degli anni 50 e 60.

Senza snocciolare fatti (concreti), opinioni (poche) e numeri (moltissimi), vorrei semplicemente porre a tutti una domanda: e se per un attimo considerassimo l’energia nucleare alla stregua di qualunque altra fonte di energia “tradizionale” di tipo fossile?

Fatto?

Pensiamo adesso alla possibilità di avere quest’energia fornitaci da stati “civili” come Canada ed Australia e non da pericolose mine sempre innescate come Libia, Algeria e Russia.
Non sarebbe meglio così? Meno variabilità di prezzi, più stabilità per tutti, un sicuro vantaggio per l’economia della nostra bella Italia.
Infine, per spiegare quest’ultima affermazione vorrei che mi concedeste solo un numero: il costo del combustibile in una centrale nucleare è dell’ordine del 10% sul costo totale nella vita dell’impianto mentre in una centrale ad olio/carbone/gas questo costo incide per il 70% circa, ecco perché parlo di maggiore stabilità.

Perché la vita di tutti i giorni non è fatta solo di bei propositi ma di fatti concreti e soprattutto, ahinoi, danaro.

Nessun commento:

Posta un commento