martedì 22 marzo 2011

Chiacchiericcio nucleare (seconda parte) e qualche numero

Tutti questi pregiudizi sul nucleare mi mettono davvero di pessimo umore.
Com’è possibile che persino gente di grande cultura ed intelligenza soffra di mentalità ottusa e sia piena di vero e proprio rancore quando si affronta questo argomento?
Paura? Condizionamenti? Non lo so e dopo le mie ricerche non sono giunto ad una conclusione accettabile. Sembra che nessuno sappia dare una risposta precisa alla domanda “perché no al nucleare?”. Tutti si mettono a parlare del problema delle scorie e della sicurezza ma senza avere in mano alcun dato concreto e più spesso ancora mettendosi a sciorinare dati completamente falsi e presi da chissà dove.

Secondo me il nucleare non è la soluzione definitiva ad i nostri problemi energetici perché in fondo anche l’uranio è un combustibile fossile e prima o poi finirà, però nel presente ed immediato futuro (i prossimi 60-80 anni) per via di una questione di tecnologia e costi mi sembra l’unica strada praticabile per la riduzione dello sfruttamento di carbone, gas e petrolio.

Una cara amica mi ha aspramente rimproverato per avallare il punto di vista economico ma purtroppo è l’unico ragionamento passibile di discussione perché, se ancora non ce ne siamo resi conto, il nostro è un mondo energivoro e a dispetto di tutti quegli abbraccia alberi che ci sono in giro, nessuno ma proprio nessuno, vuole peggiorare il proprio tenore di vita per risparmiare qualche chilowattora! E addirittura le modifiche che permettono una migliore economia energetica sono spesso osteggiate o per ignoranza o per ragione di costo (ed ecco che qui ritorna il discorso economico!)

Mi è stato inoltre rimproverato di usare impropriamente gli incidenti della produzione energetica “tradizionale” a favore della produzione nucleare. Un incidente è un incidente a mio avviso, o no?
Non dovrebbero accaderne mai ma ahimè capitano e quindi ce li godiamo tutti, siano essi nucleari o non. Un’avaria di una centrale nucleare è come quando cade un aereo, un evento raro ma che fa scalpore, mentre incidenti ben più gravi in impianti tradizionali passano inosservati per anni, se mai vengono divulgati al pubblico.

Da questo mi è venuta voglia di raccogliere tutti gli incidenti mortali dovuti all’energia elettrica di origine nucleare all’uso civile e confrontarli qualcuno dovuto alla produzione elettrica fossile e rinnovabile: chi ne esce peggio? Io direi di certo non il nucleare ma siccome preferisco dare dati oggettivi ed incentivare la riflessione personale ecco a voi un sunto dei fatti principali.

Tengo a dire che questi sono dati a disposizione di ciascuno di noi, una rapida ricerca su internet farà venir fuori quello che ho esposto in questo articolo e voglio precisare che in caso di stime incerte userò sempre la peggiore nel caso del nucleare e la più ottimistica nel caso delle altre fonti energetiche, mettendo di proposito il nucleare in una situazione sfavorevole.


Incidenti mortali dovuti alla produzione di energia elettrica da fonte nucleare

  • 1964 - Charlestown, Rhode Island, Stati Uniti d’America (produzione combustibile) 1 vittima
  • 1986 - Prypiat, Ucraina (Chernobyl) (centrale elettrica) Dati ufficiali: 28 vittime da sindrome da radiazione acuta, 15 vittime cancro alla tiroide, 4000 vittime dovute ad altri tipi di tumore nel corso degli ultimi 25 anni. Dati secondo Greenpeace: 200.000 vittime nel corso di 25 anni.
  • 1999 – Tokaimura, prefettura di Ibaraki, Giappone (riprocessamento combustibile) 2 vittime
  • 2011 – Fukushima, Giappone (centrale elettrica) 1 vittima dovuta al crollo di una gru durante lo tsunami (incidente non nucleare!)

Incidenti mortali dovuti alla produzione di energia elettrica da fonte idroelettrica con più di 50 vittime.
  • 1923 – Diga di Gleno, Bergamo, circa 360 vittime (altre fonti 500)
  • 1928 - St. Francis Dam, California, USA, 385 vittime (altre fonti 600)
  • 1951 – Malpasset, Costa azzurra, Francia, 421 vittime (altre fonti da 361 a 510)
  • 1963 – Vajont, Italia, 1910 vittime
  • 1975 - Diga di Banquiao, Cina, 150.000 vittime (altre fonti da 90.000 a 230.000 dovute alle epidemie)
  • 1999 – Diga Sayano-Shushenskaya, Russia, 74 vittime
  • 2008 – allagamenti di Bihar, India, 250 vittime
  • 2009 - Situ Gintung, Indonesia, 100 vittime e 5 dispersi
  • 2010 – Diga Kyzyl-Agash, Kazakistan, 43 vittime più 300 dispersi (altre fonti 200 vittime)

Ho volutamente limitato la lista solo gli incidenti con più di 50 vittime e ho preso in considerazione il numero di vittime più basso in caso di incertezze o fonti differenti. Faccio però presente che di incidenti con meno di 50 vittime ma più di 10 ce ne sono stati più di 30! Quindi la lista sarebbe molto più lunga.

Rinuncio ad enumerare le vittime dovute al gas, petrolio e carbone perché altrimenti ci metterei due giorni solo a trascrivere le fonti in una lista, senza fare una ricerca approfondita peraltro!
Riassumo solo con qualche dato interessante: annualmente in Cina muoiono tra 5.000 e 10.000 minatori di carbone, senza che nessuno batta ciglio per loro.
La situazione non è molto migliore neppure in stati “civili” come ad esempio la Polonia dove negli ultimi 60 anni ci sono state oltre 500 vittime.
E che dire della Francia dove c’è stato il più grande disastro minerario europeo? 1099 vittime!
In Inghilterra, tra il 1880 e il 1930, periodo di massimo sfruttamento del carbone ci sono state quasi 3200 vittime, in Belgio, nessuno si ricorda la strage di Marcinelle? 262 vittime!
Ma senza andare troppo lontano nel passato, in Russia nel 2007 ci sono stati 108 morti…

Passo ora alla parte finale, di certo interessante e piene di sorprese, chi avrebbe detto che l’energia eolica è la fonte meno sicura di tutte?! Il rapporto tra incidenti e capacità installata è davvero tremendo! Un qualcosa che mi ha fatto sconvolgere perché neppure io lo avrei mai immaginato!

  • 139 incidenti dovuti alla rottura di una pala (le pale possono spostarsi anche di mezzo chilometro dopo essersi staccate dal rotore!)
  • 110 incendi nella torre dove è alloggiato il generatore
  • 60 crolli strutturali
  • 24 incidenti dovuti al ghiaccio che si stacca dalle pale e colpisce persone del pubblico (negli ultimi 13 anni solo in Germania sono stati riportati 880 incidenti dovuti al ghiaccio)
E tutto questo senza contare gli incidenti mortali dovuti alla costruzione e manutenzione degli impianti!

Ecco, riflettete su questi dati e se non siete convinti fate un giro nella rete alla ricerca di altre informazioni! Non intendo dire che il nucleare sia perfetto (magari!) ma non è neppure così male come viene dipinto.
 Che il vostro sia un NO convinto se siete contro ed un SI consapevole se siete pro ma per favore, niente più assurde ed immotivate prese di posizione senza sapere quello di cui si parla.

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